Ilaria Scarselli vince al 1° Memorial Carlo Pozzi

COMUNICATO STAMPA

 1° “MEMORIAL CARLO POZZI”:

IL GELATO ARTIGANALE SI TINGE DI ROSA

ILARIA SCARSELLI SI AGGIUDICA IL 1. PREMIO

SUL PODIO ANCHE BARBARA BETTERA E LAURA COLOMBELLI BOLIS

 

Ilaria Scarselli è la vincitrice del Premio dedicato alla memoria del Maestro Carlo Pozzi promosso da Sigep, Associazione Gelato&Cultura e Gruppo del gusto.

Ieri, mercoledì 20 novembre, la premiazione a Eataly con la vedova del maestro Pozzi, Loredana, insieme ad Alfio Tarateta, membro di Gelato&Cultura, del Comitato organizzatore della Coppa del Mondo della Gelateria e ai giornalisti del Gruppo del Gusto dell’Associazione Stampa Estera in Italia presieduta da Alfredo Tesio.

Ilaria Scarselli, nata a Fucecchio (FI) nel 1984, è titolare della gelateria artigianale “La fonte del gelato” dal 2004 quando, a soli 20 anni ha deciso di intraprendere una esperienza imprenditoriale del tutto nuova grazie alla passione per la chimica. Diplomata al liceo scientifico, Ilaria ha frequentato corsi di formazione con grandi nomi della gelateria e della pasticceria italiana, formandosi anche nel campo della gestione aziendale.

Genuinità, qualità e creatività sono i tre elementi che identificano la filosofia di produzione nella sua gelateria.

«Partiamo dalle materie prime per creare un prodotto dal gusto caratteristico – ha detto Ilaria Scarselli – indirizziamo il cliente in un percorso del gusto rendendolo partecipe del ciclo di produzione e trasformazione organizzando anche laboratori tematici per bambini. Creatività e voglia di sperimentare sono il nostro valore aggiunto».

Sul podio ben tre giovani ragazze con Barbara Bettera dalla Provincia di Cremona e Laura Colombelli Bolis dalla Provincia di Bergamo, a conferma della sempre maggiore presenza femminile sia in laboratorio che in occasioni di manifestazioni culturali del settore.

Le tre giovani professioniste del gelato artigianale sono state giudicate in base al curriculum professionale, all’organizzazione, igiene e pulizia del laboratorio (vera “mania” del Maestro Carlo Pozzi); inoltre, sono state prese in considerazione la mission della gelateria, la filosofia di produzione e l’originalità del  gusto di gelato, cavallo di battaglia del proprio locale.

Le segnalazioni, tra gli altri, sono giunte dalle riviste di settore Gelato PUNTO.IT, Il Gelatiere Italiano e Pasticceria Internazionale che hanno proposto i nomi di 24 giovani italiani under 35. Oltre le tre ragazze, sono stati segnalati per l’altissima qualità del gelato e per la rimarchevole professionalità: Cristiano Antoniazzi, Luca Giordy Babbo, Matteo Carloni, Matteo Corna, Federico Dal Poggetto. Stefano Dassie, Leonardo De Angelis, Gianluca Degani, Valerio Esposito, Ilaria Forlani, Marco Mangini, Simone Marcolini, Raffaele Marino, Antonio Mezzalira, Emanuele Montana, Gianluca Monterdino, Roberto Nattero, Nicola Antonio Salerno, Andrea Salierno, Gabriele Scarponi e Piero Zerbin.

Giovani talenti con grandi qualità creative che hanno dimostrato altissime competenze professionali, passione e soprattutto consapevole attaccamento al buon nome del gelato artigianale di tradizione italiana.

Tutti i partecipanti saranno chiamati a ritirare il diploma di partecipazione al Premio Pozzi durante la Cerimonia di premiazione della VI edizione della Coppa del Mondo della Gelateria, che avrà luogo al Sigep di Rimini Fiera nel pomeriggio del 19 gennaio 2014.

 

 

Carlo Pozzi

Milanese, gelatiere artigiano, ambasciatore del buon gelato nel mondo, è spirato lo scorso 5 febbraio a 87 anni. Egli cominciò a frequentare il laboratorio a soli 11 anni, imparando dal padre Giuseppe un mestiere intorno al quale sarebbe ruotata tutta la sua vita e proseguendo un’attività fondata dal nonno Pietro nel 1895.

Ha tenuto corsi di gelateria artigianale a Madrid, a Lisbona ed anche a Cuba dove i figli di Fidel Castro, Alessandro e Antonio, apprezzano enormemente il sorbetto all’italiana. Ha realizzato consulenze a New York, a Phuket in Thailandia, a Mexico City, in Australia… Con l’amico Luca Caviezel ha dato vita, negli anni Settanta del secolo scorso, alla prima Scuola di Gelateria artigianale al Capac di Milano.

Carlo Pozzi soleva ripetere, soprattutto ai giovani colleghi, di andare fieri del proprio mestiere e della divisa che indossavano. Una divisa pulita e immacolata che doveva essere, tra le altre cose, il vero biglietto da visita di ogni serio professionista, da portare sempre insieme alla bustina sulla testa, per lui la vera icona del gelatiere.